Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/132

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Il6 LIBRO medicina. Nella qual occasione fu da ammirarsi singolarmente , che essendosi innalzato nel tempio di S. Pietro, secondo il costume, un altro palco, su cui dovean sedere coloro a’ quali apparteneva il conferir la laurea, ed essendosi disposto un luogo più alto e più nobilmente adorno pel Re, questi per rispetto all’onore dell’università, credendo che non bene gli convenisse lo star sopra que’ dotti, disse eli egli ascriveva a sua gloria il sedere al pari con quelli che presso tutto il mondo erano in altissima venerazione. Il che ricolmò di maraviglia noi tutti che eravamo presenti, veggendo che un Re venuto da sì lontani paesi non avea in alcun modo voluto seder più alto de’ professori. Ben mi dispiace die niun1 altra notizia abbia io potuto trovare intorno a questa sì illustre università. Così potessimo almen lusingarci che la Continuazione tanto da noi sospirata della Storia di essa fosse per darci quei lumi ch’io per mancanza di monumenti non ho potuto raccogliere. 111. Quella di Padova avea ricevuto ornamento e lustro non ordinario da’ Carraresi, come nel precedente tomo si è detto. Ma poichè l’anno 1406 quella città venne in mano dei Veneziani, quel senato rivolse ad essa il pensiero, e ogni mezzo usò per‘sollevarla a fama sempre maggiore. Il Facciolati accenna i decreti perciò pubblicati, benchè niun ne riporti nè distesamente nè in parte,, come forse alcuni avrebbon bramato. Io mi lusingo el11 ei ce ìf abbia almen dato un fedele estratto, e perciò sull’autorità di questo scrittore toccherò %