Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/435

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SECONDO 4*9 edizione de’ quali si dice per errore da alcuni fatta l’anno 144^? c traduzione italiana de’ Dialoghi di S. Gregorio. Io accenno solo tai cose. perchè troppo a lungo mi condurrebbe il volere anche sol compendiare ciò che intorno a (queste opere ha osservato il suddetto esatto scrittore («).

XV. Nello stesso concilio ebbe non piccola )parte, ma più come interprete che come teologo, benchè in questa scienza ancora fosse uomo dottissimo, Alberto da Sarziano dell’Ordine de’ Minori Osservanti, a cui molti danno il titolo di Beato. L’Argelati, fidato sull’autorità di alcuni moderni scrittori, l’avea creduto di patria milanese, e detto solo di Sarziano, perchè nel luogo di questo nome in Toscana preso avesse l’abito religioso (Bibl. Script, mediol, t. 2, pars 1 , p. 12j)o, ce.). Ma ha poscia egli stesso corretto il suo e l’altrui errore (ib. pars 2, p. 2027). Egli era nato l’anno 1385, e arrolatosi in età giovanile tra’ Conventuali, e da essi passato a’ Minori Osservanti, non pago degli studi fatti nel chiostro, recossi a Verona l’anno 1422, e sotto Guarino si diede ad apprendere la lingua greca, come egli stesso racconta (ejus Op. p. 171, ec.). L’anno seguente avendo udito che Francesco Barbaro trovavasi in Trevigi con S. Bernardino da Siena, andò ((1) Alcune altre più minute notizie intorno a F. Leonardo «la Li liti e , anche per correggere qualche errore in cui è caduto il Liruti, ha raccolte il diligentissimo abate Ongaro nelle sue Memorie inss. della Letteratura ilei Friuli. Ma a me non è lecito il tiaUeuenni su ogni picciolo oggetto.