Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/468

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unno inter se voluntates, eas velle unius ingenii (angustiis astringi et tamquam praefiniri, ec.? Già abbiam parlato della letteraria adunanza el11 ei raccoglieva si in casa, ove dovea ancor coltivarsi la poesia italiana, perciocchè nella raccolta intitolata Opera Nuova di T’incenzo (ah ne fa, ec., stampata in Venezia nel 15o 7, abbiamo qualche componimento del nostro Paolo.

XXVII. Ma noi dobbiamo qui considerarne principalmente gli studj teologici. I quattro libri delle Sentenze, di cui abbiamo più edizioni , sono un bel monumento di quanto in tal genere di dottrina valesse Paolo. Essi non sono già , come credesi comunemente, un comento sul Maestro delle Sentenze, ma un compendio di teologia diviso in quattro libri, in cui tutti brevemente epiloga i dogmi della cattolica Religione , propone ed esamina le diverse opinioni de’ teologi e dei Padri, ed or decide qual più gli piaccia e perchè, or ne lascia la decisione all’arbitrio dei leggitori. Opera che poco sa di scolastico, e in cui non si fa uso di sillogismi, di obbiezioni, di repliche; ma si propone semplicemente e si esamina l’argomento, e si congiunge insieme l’autorità e la ragione senza involgerla nella barbarie usata finallor nelle scuole, anzi con esporla colla maggior eleganza di stile che a que’ tempi adoperar si potesse, e che è compatibile colla sublimità e colf oscurità de’ misteri. Quindi Beato Renano, uno dei ristoratori della letteratura nell’ Àllemagna, nella prefazione premessa alla edizione dell’opera del Cortese, fatta in Basilea nel lo.fo,