Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/547

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SECONDO 53I forse ne venne ciò che racconta Lorenzo Valla (Antidot in Pogg /. i; Pogg. Invect. 2 in Vali.) t cioè che avendo Giorgio rimproverato a Poggio , clic scritta avesse un1 invettiva contro di lui, e avendogli questo risposto: Tu menti per la gola; Giorgio acceso di sdegno, diede a Poggio due solenni guanciate, e che indi si azzuffarono amendue con tale furore, che a stento venne fatto a’ lor colleghi di separarli. Ei venne ancora a contesa con Teodoro Gaza, che recatosi un giorno alla scuola di Giorgio riprese pubblicamente una diffinizione da esso data, dalla qual hle, cbe ebbe lunga durata, parla esattamente il ch. Sassi (Hist. Typogr. mediol. p. 156). Alcune traduzioni di Giorgio non piacquero al pontefice, e quella singolarmente della Preparazione di Eusebio, e perciò Niccolò diede l’incarico ad Andrea Contrario di emendarla (Georg. l. cit. p. 179). Si crede comunemente, e così ancora ha pensato Apostolo Zeno, che alla rovina di Giorgio desse l’ultima spinta l’opera da lui divulgata in difesa d1 Aristotele contra Platone. Ma noi mostreremo tra poco ch’essa non fu composta che nel 1458, e che non potè perciò cagionare la sventura del suo autore. Questi in un codice della biblioteca Ambrosiana, che contiene l’Almagesto di Tolommeo, rammentato dal Sassi (Hist. Typogr. mediol. p. 158) ci ha informati del vero motivo di essa così scrivendo: Pontifex summus Nicolaus V. Volani eri traducendum mense Martii tradidit, et mense Decembris anni ejusdem et Librum traductum et Commentaris vidit absolulos,