Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/255

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X. L’anno precedente alla morte di Mariano Soccini era stato l’ultimo della vita di un altro celebre canonista, il quale però fece uso assai meno lodevole del suo sapere, cioè di Antonio Rosselli natio d’Arezzo. 11 Panciroli ci ha dato (c. 36) l’albero genealogico di questa illustre ed antica famiglia. Ma ciò ch’ei dice del primo di essa, non è che un tessuto di favole e di errori, i quali però in parte son tratti dall’Orazion funebre, di cui fra poco diremo. Ei nomina un certo Roisello, e dice ch’ei fu scolaro di Accorso; ch’ebbe la laurea in Padova; che tenne scuola prima in Firenze, poi in Bologna, donde insieme con tutta l’università fu trasportato a Padova dall’iinperador Federigo Barbarossa. Si può egli immaginare gruppo più capriccioso di anacronismi? Come unire insieme Federigo Barbarossa morto nell’anno 1190 con Accorso morto incirca l’anno 1260? Il Panciroli avrà voluto parlare probabilmente di Federigo II, il quale in fatti, come si è altrove veduto, ordinò il trasporto dell’università di Bologna a Padova; ma insieme abbiamo provato che questo trasporto non ebbe effetto. Come potè inoltre Roisello nel secolo XIII tenere scuola di leggi in Firenze, ove solo alla metà del secol seguente si aprì pubblico Studio? Aggiungasi che di questo Roisello professore in Bologna e in Padova niuna notizia hanno avuta gli storici di quelle università, da’ quali non è pur nominato, E altre simili incongruenze potrei additare nell’accennato racconto, se credessi ben impiegato il tempo nel confurtarle. Lasciamo dunque in disparte i maggiori di Antonio, e veniamo a dir