Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/399

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TERZO 104l dello studio delle lingue straniere, in cui egli fu celebre singolarmente. Due ne ebbe Lucca , cioè Giovanni Ser Gambi, cbe l’anno 1400 fu gonfaloniero di quella Repubblica, e scrisse in rozzo stile italiano le cose della sua patria dal detto anno fino al 1409, la quale Storia ha veduta la luce per opera del Muratori (Script. rer. ital. vol. 18, p. 795); e Niccolò Tegrimo, che adoperato dalla stessa Repubblica in onorevoli ambasciate e in difficili affari, visse fino al 1527, e di cui abbiamo la Vita di Castruccio Antelminelli Castracani celebre guerriero del secolo xiv, da lui scritta in latino, e dedicata al duca Lodovico Maria Sforza, che dopo altre edizioni è stata di nuovo pubblicata dal medesimo Muratori (ib. vol. 11, p. 1309). Finalmente Antonio Agostini verso il 1448 scrisse in assai rozzi versi italiani l’assedio di Piombino, che avvenne in quell’anno stesso; la qual opera è stata pur pubblicata dal Muratori (ib. vol. 25, p. 319, ec.). Di questo autore non ha fatta menzione alcuna il co. Mazzuccbelli.

XXXVI. Ampio argomento di storia somministrò a’ suoi scrittori di questo secol Venezia pel rapido dilatar ch’ella fece colf armi non men che col senno le sue conquiste; e molti perciò ella ebbe che ce ne tramandarono la narrazione. L’eruditissimo Foscarini ha illustrato questo punto di storia letteraria per tal maniera, che non possiamo sperare di aggiugnere cosa alcuna a ciò ch’ei ne ha detto. Ei parla (Letterat. venez. p. 143,ec.) delle Cronache in questo secolo scritte da Pietro di Giustinian Giustiniano, da Filippo Domenichini, da Girolamo