Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/488

Da Wikisource.

1 13o LIBRO trattine pochi mesi in cui fu costretto ad andarsene in esilio, e morto poi nel 1426, scrisse in lingua latina gli Annali della sua patria, che giungono dal 1109 fino al 1428, avendovi qualche cosa aggiunta un anonimo continuatore. Brevi son questi Annali e scritti senza eleganza, ma assai pregevole ne è f esattezza e 1 imparzialità con cui sono distesi. Il Muratori, da cui gli abbiamo avuti (l. cit. vol. 18, p. 103), vi ha premesse più minute notizie intorno alla vita dell1 autore. Dal Muratori stesso abbiamo avuta innoltre una più ampia Cronaca italiana della stessa città (ib. p. 239), scritta in gran parte da frate Bartolo torneo della Pugliola dell’Ordine de’ Minori, e tratta per lo più da una più antica di Jacopo Bianchini, e poscia da più altri continuata fino al 1471* F. Girolamo Borselli, ossia degli Albertucci, bolognese, dell’Ordine de’ Predicatori, scrisse egli ancora in rozzo stile latino gli Annali della sua patria fino al 14i7 » i quali sono stati dati alla luce dal medesimo Muratori (ib. vol. 23, p. 865), ommettendone però ciò che precede al 1418. Nella prefazione ad essi premessa , ei ci dà alcune notizie intorno al loro autore e ad altre opere che da lui si dicon composte, ma or più non si trovano. Giovanni Garzoni nobile bolognese, professore in quella università, onorato in patria di ragguardevoli cariche, e morto nel 1506, ci ha lasciato un latino opuscolo in lode di Bologna , intitolato de Di giti tale Urbis Bononiae di cui deesi la pubblicazione allo stesso Muratori (ib. vol. 21, p. 1141)• Questa però non è che una piccola parte delle molte opere da