Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/566

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12t)8 LIBRO questo luogo le diverse opinioni di più scrittori intorno a’ traduttori diversi di dette V ite (a)f e parla inoltre di quel Rinuncio o Rimicio di Arezzo traduttore anehe esso di alcuni autori greci. Finalmente Donato Acciaiuoli figliuol di Neri e di Maddalena Strozzi figlia del celebre Palla fu egli pure uno dc: p.ù esperti nel greco, in cui era istruito, come anche il Rinuccini , da Giovanni Argiropulo (b). Io mi compiaccio che qui ancora si possa da me rimetter chi legge alle notizie che già ce ne ha date con molta esattezza il conte Mazzucchelli (Scritt. ital t. 1, par. 1, p. 40), ove si potranno vedere le dignità e gli onori a cui Donato fu sollevato, le ambasciate che confidate gli vennero , le epoche de’ principali avvenimenti della sua vita, e quella fra le altre , su cui molto discordano gli scrittori, della sua morte, che con indubitabili monumenti da lui si fissa nel 1478, contandone Donato cinquanta di età. Aneli* egli si adoperò a tradurre alcune Vite di Plutarco , e alcune altre ne aggiunse (a) Veggasi intorno a ciò anche un articolo delle Novelle letterarie di Firenze (1790, n. 8). (b) Bellissimo, e non so se più all’Acciainoli già morto , o «Ha Repubblica fiorentina glorioso , è il documento pubblicato da monsig. Fabbroni (Vita. Cosm. Medie, t. 2 , p. 191, ec.), con cui la Repubblica stessa , udita la morte di esso, ordinò il primo di settembre del 1478, che attese le rare virtù che in lui si eran vedute riunite, e gli importanti servigi alla Repubblica stessa prestati, ne fossero a pubbliche spese celebrate le esequie; che dal pubblico erario si som mini slrasser le doti alle figlie , c die quattro cittadini fossero deputati ad aver cura de; fiyli da lui lasciati. I