Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/567

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TERZO *2C9 da se medesimo scritte, benchè per errore si dican da alcuni da lui solo tradotte; intorno a che veggansi le diligenti osservazioni del soprallodato conte Mazzucchelli. Ei coltivò ancora i filosofici studj, e ne abbiam in pruova i Comenti sopra i Libri Morali e Politici d’Aristotele più volte stampati, i primi de’ quali confessa egli stesso di aver tratti in gran parte dalle lezioni dell’Argiropulo suo maestro. La Storia fiorentina di Leonardo Bruni fu da lui recata in lingua italiana, come altrove abbiamo avvertito, e più altre opere se ne conservano manoscritte, fra le quali molte sue lettere originali sono nella Strozziana in Firenze, che potrebbon recar molto lume alla storia di quell’età , se venissero pubblicate (a). XXL Per la stessa ragione io non mi tratterò lungamente a parlare de’ due Ermolai Barbari, amendue singolare ornamento della veneziana letteratura di questo secolo, e amendue nipoti del celebre Francesco Barbaro, il primo perchè figlio di Zaccaria fratel di Francesco, uomo dotto esso ancora e assai amante di codici antichi (V. Mazzucch. Scritt ital. t. 2, par. 1, p. 264 5 nota 10), il secondo, perchè nato da un altro Zaccaria figliuol dello stesso Francesco. Amendue questi dottissimi uomini han già avuta la sorte che la lor vita venisse illustrata da due scrittori diligentissimi, il primo dal P. degli Agostini (Scritt venez. t. 1 229, ec.), (a) Un’orazion di Donalo Acciainoli in onor di Cosmo de’ Medici è stnta pubblicata da monsig. Labbroni (Vita Cosm. Med. t. 1, p. 360).