Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/157

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TERZO,3^, di Elegie stampati in Modena nel 1488. Egli era natio di Prignano, luogo nella diocesi di Reggio, come raccogliesi da una delle sue Elegie (l. 3, el. 3) scritta a Niccolò da Lucca vescovo di Modena, in cui introduce la sua stessa Elegia a così parlare al vescovo: Me tuus huc Vates Prignanis mittit ab arvis, Et dixit: castos incole casta lares. Te colit absentem: patriae non ulla voluta Ex animo potuit te pepulisse suo. Egli però avea de’ poderi in Campogalliano sul Modenese, dicendo egli stesso: Cum raris ego sub dumis prope fluminis undam), Qua mea Cajanus praedia campus habet De imper. Cupid. l. 1. Tenne scuola in Modena, come abbiamo udito affermarsi dalGiraldi, e come accenna lo stesso Prignani, in più luoghi. Fu assai caro al co Giovanni Boiardo, presso il quale trattenevasi spesso nel feudo di Scandiano. Pare ch’ ei non vivesse oltre il secolo xv, o almeno non abbiam monumento che cel mostri vivo anche nel secol seguente. Dello stile da lui usato abbiam dato un saggio ne’ versi or ora recati, e ne daremo altri qui sotto, ne’ quali si vede molta facilità, ma non uguale eleganza, difetto ordinario ne’ poeti di questi tempi. A lui dobbiam la notizia di molti altri che allor godevano in Modena del nome di valorosi poeti. Oltre quel Dionigi Tribraco, di cui direm tra poco, troviam da lui nominato un suo fratello detto Girolamo, e Jacopo Bianchi. Perciocchè egli