Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/233

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TERZO »447 presso qtte' principi, e ne riportò grandi testimonianze di onore e di stima, ma fu da morte immatura rapito in età di soli 32 anni nel 1489 i'i Marchetta nell’Andaluzia. Il Zeno parla esattamente delle opere da lui composte, fra le quali si hanno alle stampe dodici Elegie sulla Vita di Cristo (a). Ei reca ancora gli elogi che ce ne han lasciato gli scrittori di que’ tempi, e parla per ultimo di Alessandro di lui fratello, e delle opere di esso, fra le quali però appena vi è cosa che abbia veduta la luce. Questi sono i poeti a’ quali leggiamo che fu conceduto l’onor dell’alloro; e la serie che ne abbiamo tessuta, ci fa vedere senz’altro, che avvenne della poetica laurea ciò che suole spesso avvenire di tutti i contrassegni di stima accordati al merito ed al talento; cioè, che la brama di ottenerli in quelli che non ne son meritevoli, ne avvilisca il pregio presso coloro che ne sarebbon più degni. In fatti non veggiamo che si curasser punto della corona nè il Poliziano, nè il l’ontano, nè altri più eleganti poeti; e fin da’ tempi di Federigo, che fu il più prodigo di questo onore, Mario Filelfo, benchè egli ancor laureato, se ne sdegnò per tal modo, che scrisse una lunga Satira in versi con questo titolo: Jo. Marii Philelp. Artium et utriusque Juris Doctoris Equitis Aureati et Poelae (a) Alle cose che Apostolo Zeno ha dette di Antonio Gei-aldini, conviene aggiugnere che l’opera intitolata Jlucolùa Sacra fu la prima volta stampata in Koma 1 anno GH5, come dopo inousignor Mansi lia avvedilo il 1\ Auiiitfcdi (Cai. ioin. E dii..tace, ir, p. atiq).