Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/359

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TERZO |5^3 diligerne catalogo presso il Fabricio (Bibl. med et inf. Latin, t. i, p. 126, ec.). Egli era nato nel 1452, e visse fin oltra al i5oo. XL1H. L’università di Padova, che al principio del secolo avea avuti i tre celebri professori da noi già mentovati, Guarino da Verona, Francesco Filelfo e Gasparino Barzizza, altri non men valorosi n’ ebbe nel decorso di esso, e più ancora negli ultimi anni. Il Facciolati annovera (Fasti Gymn. pat. pars 1, p. 53, ec.) Jacopo Langosco verso il 1431, e dopo lui Antonio Picino da Bergamo, Egidio Carpi che nell’an 1436 passò a Bologna, Matteo da Rido, Lauro Quirini di cui abbiam fatta altrove menzione, e di cui il P. degli Agostini coll’ usata sua diligenza ha ampiamente trattato (Scritt. venez. t. 1, p. 205, ec.), Bullengero siciliano, Domenico da Rossa bresciano, Angiolo da Rimini e Francesco Neri veneziano. Ma due singolarmente negli ultimi anni di questo secolo furono in Padova professori d’ eloquenza, che per le arrabbiate contese tra loro insorte tutta mossero a rumore e a scompiglio quella fiorente università. Essi furono Rafaello Regio e Giovanni Calfurnio, uomini quasi sconosciuti prima che l’eruditiss card Querini ne richiamasse a luce la memoria e ’l nome. Questi (Epist. ad Sax. ad calc. Bibl. Script, mediol. p. 20), seguito poscia dal P. degli Agostini (l. dtp. 520), afferma che il Regio fu di patria bergamasco; ma essi non ne adducono pruova: ed io altra non ne ritrovo se non il detto di Cornelio Vitelli, che in un suo opuscolo contra il Perotti sopra la prefazione di Plinio Vl.tll l'mb'liorf in PadiUN: (libello Rrgi«.