Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/40

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• 254 MURO non ci lasciano dubitare le sue poesie. Di esse non abbiamo che il primo libro de’ Reali, romanzo da lui composto improvvisando, e pubblicato poi per la prima volta in Venezia nel 1534E qui, giacchè abbiam fatta menzione di alcuni improvvisatori, deesi aggiungere che, oltre essi, alcuni altri ne addita il Quadrio (t. 1,p 162, ec.) a questo secol vissuti, cioè Mario Filelfo, di cui direm tra’ grammatici, il celebre architetto Bramante, il suddetto Panfilo Sasso e Ippolito ferrarese. XIV. Molti altri poeti allora pregiati assai, i ma poscia del tutto dimenticati, ebbe a questi tempi l'Italia. Antonio Fregoso patrizio genovese, detto ancora Fulgoso e Campofregoso, soprannoinato Fileremo, per l’ amar ch’ ei facea la solitudine, visse lungo tempo in Milano alla corte di Lodovico il Moro: e dopo le sventure di questo principe ritirossi alla sua villa di Colterano presso Melegnano, ove è probabile ch’ ei componesse la maggior parte delle sue rime. Molte esse sono, stampate quasi tutte in Milano ne’ primi anni del secol seguente. Le principali sono il tiisn ili Democrito e il Pianto (tEraclito in trenta capiLoli in terza rima, la Cerva Bianca poema morale ed amoroso in ottava rima, le Selve ossia raccolta di più altre poesie, oltre alcuni altri opuscoli parimente poetici. Il co Mazzucchelli, che ci ha date prima d’ogni altro esatte notizie della vita e dell’opere di questo poeta (Calogerà, Racc. t. 48, p. 1), le annovera distintamente; mostra ch’ei viveva ancora nel 1515, e rammenta gli elogi con cui ne I