Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/190

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‘yU LIBRO Emanuel Filiberlo neutro finalmente nel i5tv4 nel possesso di lutti i suoi Stati, trovò un1 ombra, per così dire, di università, ciie allora di questo tomo io mi son confessato debitore di rare e pellegrine notizie, mi ha da Torino trasmessa copia di moltissimi documenti da lui di fresco trovati nell’archivio di quella città. Havvi tra essi la nota dei’ laureati nell università di Torino dal 14f)7 ^uo al i5n, e dal 1543 fino al 1.*>(>{? c da questa siamo sempre più accertati che Erasmo ivi ebbe l’onor della laurea, trovandosi in essa inserito il suo nome: R. D. Erasmus Roterodamus Ord. S. Augustini Monasterii vulgo dicti de Stazen in Dioc. Trajcciens. in J io I Lindi a in Siterà Theologia 4 Septcmhri 1 k>6. Avvi ancora il diploma con cui il duca Emanuel Filiberto fondò l’università in Mondovì, segnato in Vercelli gli 8 dicembre del 1560, del fiorire della quale, oltre le pruove da me già citate, un’ altra ne ahbiamo nelle Prefazioni del Menochio a’ suoi Comentarii in omnes praecipuas recuperandae possessionis constitutiones stampati in Mondovì nel 1565, ov egli allora leggeva; nelle quali nomina con grandi elogi Annone Cra vetta, Francesco Vimercati, Giovanni Argenterio e Giambattista Giraldi che ivi erano professori, e Antonio Goveano fatto poc’anzi consigliere del duca, e bernardino Paterno passato a Padova. Molti atti innoltre vi si conservano concernenti la lite che si accese fra la città di Mondovì e quella di Torino, quando questa rientrò sotto il dominio del duca Emanuel Filiberto. Pretese questa allora, che fosse di sua ragione l’onore di avere una pubblica università, e produsse testimonianze e pruove in gran numero, che, trattone qualche breve intervallo di tempo, sempre era ivi stata, benchè or più, or meno fiorente, l università degli studi; il che di fatto comprovasi e dalla serie de laureati da me citata e da quella dei professori di diversi anni, che nello stesso archivio conservasi, e dalle molte deposizioni de’ testimonii che vi si recitano distesamente ^ e la lite durò dal 1563 fino al 1566, nel qual frattempo per ordin sovrano or furon sospese tutte le