Vai al contenuto

Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/193

Da Wikisource.

PRIMO 179 giugno del 1554* Ma certamente vi è errore nell’ anno, e deesi leggere i5(>4, nel qual anno appunto è scritta la lettera con cui il Vettori gli risponde (Vie torti E pi st. I. 5, p. j 22). Aggiugne nella stessa lettera il Giraldi, che Arnoldo Arlenio celebre libraio, udito avendo per fama della università ivi apertasi, colà si era recato per esercitar la sua arte, del che diremo di nuovo e più a lungo nel parlare della propagazion della stampa. Quando poscia Emanuel Filiberto ricuperò la capitale de’ suoi Stati, ad essa volle che si trasferisse l’università ancora con dispiacere de’cittadini di Mondovi, a’ quali però lasciò il duca alcune cattedre, per non privargli interamente di quel vantaggio di cui aveano finallora goduto. Questo trasporto dal Tosi sembra assegnarsi allo stesso an 1562, in cui egli rientrò in possesso di quella città (Lcitp. 180). Ma le Lettere del Giraldi ci mostrano ch’esso non era ancora seguito nel 1564, nè nel seguente; e in fatti il Pingone lo differisce fino al 1566 (Augusta Taurinor. ad h. a.). In tal maniera ritornata finalmente l’università di Torino all'antica sua sede, dalla protezione e dalla magnificenza di Emanuel Filiberto, e poscia degli altri duchi che gli succederono, ricevette ornamento c lustro sempre maggiore; e benchè inferiore a molte nella’ antichità dell’ origine, non fu loro inferiore in autorità ed in fama. IX. Abbiamo veduto nel tomo precedente (t. 6, par. 1), che Alessandro VI intraprese, la nuova e magnifica fabbrica dell’università di Roma; e alla testimonianza che allora uc