Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/234

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320 LI URO vetro, ed ebbe il piacer di vederla approvata da quegli accademici (ivi, lett. 109, 126, 127), i quali ancor l’ onorarono con volerne il ritratto (ìVì’j lett. 175). Circa questo tempo medesimo, e non più tardi, come sembra credere il) Quadrio, fiorì (quella de’ Sonnacchiosi, di cui fa menzione il Domenichi ne suoi Dialogi stampati nel 1562 (p. 176). Annovera poscia il Quadrio, seguendo comunemente l'autorità dell’Orlandi, quelle de’ Sitibondi e de Desti, la prima delle quali, fondata nel 1554 occupavasi intorno alle leggi la seconda, istituita nel 1560, era rivolta alle arti cavalleresche; e quelle innoltre degli Oziosi, de’ Desiosi, degli Storditi, de Confusi, de’Politici, degl'Instabili, degli Umorosi (Quadr. t. 7, p. 7), de Gelati, l'ultima delle quali per saggio del valore de’ suoi accademici pubblicò nell’an 1590 le loro Ricreazioni amorose, e nel 1597 ^oro ^ltneMa celebre principalmente fu un’ altra accademia fondata nella stessa città, e dal costume de’ letterarj banchetti detta Convivale. Ce ne ha lasciata memoria il già citato cardinal Federigo Borrommeo (l. c.), il quale tra gli accademici nomina distintamente Francesco Bolognetti. Cammillo Paleotti, Fabio Albergati, Plinio Tomacelli, Lucio Maggi, Federigo Pendasio, Carlo Sigonio, Pompilio Amaseo e dice ch’ essi soleano radunarsi a un sobrio e onesto convito, e che poscia divideansi a sorte tra essi i diversi argomenti de quali dovea ciaschedun di essi ragionare, e che grande era il concorso che si facea ad udirli. E forse questa fu quella stessa che fu poscia detta degli