Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/26

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VII. Durili Urliino. 12 limio modo ei fosse spogliato dal pontef Clemente VIII del ducato di Ferrara, non è di quest’opera il raccontarlo, e molto meno l’esaminarlo. VII. Le altre famiglie che aveano signoria in alcune delle città dello Stato ecclesiastico, come i Bentivogli, i Manfredi, gli Ordelaffi, i Malatesti, i Baglioni ed altri, o si estinsero, o perderono al principio di questo secolo il lor dominio. Solo il ducato d’Urbino continuò ad avere i suoi proprj sovrani. Francesco Maria della Rovere adottato da Guidubaldo da Montefeltro gli succedette, come altrove si è detto, nel 1508. Leone X privollo di quel ducato fanno 1515, e ne investì Lorenzo de’ Medici suo nipote e figliuolo di Pietro, delle cui avventure abbiam detto a suo luogo. Quattro anni solo godè Lorenzo del nuovo dominio; ma Francesco Maria non potè ricuperarlo che nel 1522, dopo la morte del suddetto pontefice, e vi aggiunse poscia nel 1534 il ducato di Camerino per Guidubaldo suo figlio. Ma questi ^ poiché succedette al padre morto nel 1538, fu costretto a render questo nuovo dominio alla Chiesa \ e il pontefice Paolo III ne investì Ottavio Farnese suo nipote. Guidubaldo governò il ducato di’Urbino fino al 1? ll<d f]lial anno morendo, ne lasciò erede Francesco Maria II suo figlio. Questi, essendogli morto l’unico suo figlio Federigo Ubaldo, e nella sua quasi ottuagenaria età non avendo speranza di successione, si lasciò indurre a dimettersi di quel ducato, facendone intera rinuncia nel 1626 al pontef Urbano VIII, ed in tal maniera fu esso