Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/27

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PRIMO |3 l itinilo allo Stato ecclesiastico. Francesco Maria ritiratosi a Castel Durante continuò a vivervi fino al 1631, e morì lasciando di se medesimo dolce e gloriosa memoria agli antichi suoi sudditi, che in lui e nel padre e nell’avolo del medesimo aveano. avuti ottimi principi, e singolarmente splendidi mecenati e protettori delle scienze, come vedremo nel capo seguente. Vili. Mentre questi antichi dominj si venivano estinguendo in Italia, ne sorser due nuovi in due altre famiglie che giunte quasi al tempo medesimo alla sovranità, quasi al tempo medesimo si sono estinte a’ dì nostri, cioè quelle de’ Medici in Toscana e de’ Farnesi in Parma. Qual fosse in Firenze l autorità de primi nel secolo precedente, si è detto altrove, e abbiam veduto che a Pietro figliuol di Lorenzo il Magnifico fu tolto non già il dominio, che nè egli, nè altri in quel secolo non ebber mai, ma il primato di onore e d' autorità in quella Repubblica. I Fiorentini frattanto eransi di nuovo impadroniti di Pisa nel 1509). Ma Giulio II verso di essi sdegnato pel conciliabolo contro di lui da essi ivi raccolto, per mezzo dell’armi spagnole ottenne che nel 1512 i Medici vi fossero onorevolmente rimessi. L elevazion di Leon X al trono pontificio giovò non poco ad accrescer lustro e potere a quella famiglia; ed egli inviò a Firenze il card Giulio suo cugino, che fu poi Clemente VII, perchè fosse arbitro degli affari, e Lorenzo dei’Medici, che fu poi duca d Urbino, era al tempo medesimo generale de’ Fiorentini. Ma a' tempi appunto di Clemente VII, sollevatisi i Fiorentini nel 152^,