Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/336

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322 LIBRO Koma non pen ili codici clic doveausi poscia stampare. Quindi fatti fondere con grandissima spesa i caratteri di quelle lingue, ebraici, siriaci, arabici, etiopici, armeni e più altri, e raccolta in sua casa una scelta adunanza di dottissimi uomini, fra’ quali alcuni ve n’ avea venuti dall’Oriente, commise la direzione di sì grande impresa a Giambattista Raimondi, uomo in quelle lingue dottissimo. La Gramatica arabica e la caldaica, e alcune opere di Avicenna e di Euclide nella prima di dette lingue furono i primi saggi che si esposero alla pubblica luce. Seguirono appresso i Vangeli nella lingua medesima, e poscia ancora colla versione latina, dei’ quali soli per testimonianza del Raimondi furono stampate tre mila copie, affinchè si potessero spargere in ogni parte dell’Oriente. Avea innoltre il Raimondi formato il disegno di stampare la Sacra Biblia in sei delle principali lingue dell’Oriente, cioè nella siriaca, nell arabica, nella persiana, nella etiopica, nella coptica e nell’ armenica, sicchè queste unite a testi e alle versioni latine, greche, ebraiche e caldaiche, che già si avevano, formassero dieci lingue, aggiuntivi ancora i Dizionarii e le Grammatiche di ciascheduna. Il Possevino ci ha dato il catalogo de’ libri che fino all’anno 1603 erano da quella stamperia usciti (Bill, sclccto, /. 9, c. 5), e il Labbè quello assai più copioso di tutti gli altri che doveansi pubblicare (Bibl. nova MSS. p. 250, ec.). La morte di Gregorio XIII accaduta nel 1585, e il succedere che fece due anni appresso il cardinale Ferdinando al gran duca Francesco suo fratello, fece in gran parte cadere a terra