Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/397

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primo 383 mancandogli omai i viveri, dopo aver dato a quel tratto vastissimo di paese il nome di Nuova Francia, volse addietro, e giunse a Dieppe in Normandia. Nella libreria Strozziana in Firenze, oltre la Relazione sopraccennata, conservasi manoscritta una Narrazione cosmografica assai bene distesa di tutti i paesi ch egli avea in quel viaggio osservati, e da essa raccogliesi ch egli ancora avea formato il disegno di tentar per quei mari il passaggio all’Indie orientali. Che avvenisse poscia del Verazzani, è molto incerto. Appena merita di essere confutato il racconto del recente autore dell’ Ensajo Cronologico para la Historia de la Florida, citato dai’ raccoglitori de’ Viaggi (L c p. 58); cioè ch’egli preso nello stesso anno i5a4 da’ Baschi fosse condotto prigioniero a Siviglia, indi a Madrid, ed ivi appiccato; cosa sognata dal detto storico senza pruova di sorta alcuna, e che, se pure fosse vera, sarebbe più obbrobriosa a chi avesse trattato il Verazzani in tal modo, che a lui medesimo. Maggior fede sembra doversi al Ramusio, scrittore di quel secolo stesso, il quale nella prefazione premessa al viaggio del Verazzani, dopo aver detto che molte memorie di questo gran viaggiatore si eran perdute in occasion delle guerre che travagliaron Firenze, soggiunse che nell ultimo viaggio, ch esso fece, avendo voluto smontare in terra con alcuni compagni furon tutti morti da quei popoli, et in presentia di coloro, ch' erano rimasti nelle navi, furono arrostiti et mangiati. Ei non ci dice quando ciò accadesse, e alcuni pensano che questo barbaro avvenimento si debba