Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/53

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PRIMO 3<j r0fessa di quella città fu da lui eretto ed ornato. e ove ancora, morendo nel 1589), volle esser seppellito per testimonianza del suo affetto a que religiosi, che da lui in più luoghi e in. più maniere erano stati beneficati. Assai più breve fu il corso della vita del cardinale Ranuccio nato nel 1530, eletto cardinale nel 1545, e morto in Parma nel 1565. Quali speranze si fosser di lui formate, abbastanza cel mostra una lettera a lui scritta dal cardinale Sadoleto nell’ anno stesso in cui fu Ranuccio onorato delle divise di cardinale, nella quale con lui si rallegra che in sì tenera età, la qual non suol essere comunemente abbastanza matura a dar frutti di virtù e di sapere, e in sì ridente fortuna, che suol per lo più allontanare i giovani dal sentier delle scienze, abbia nondimeno già fatti e nelle virtù e nelle lettere sì lieti progressi, che tutti affermano non potersi da un uom maturo aspettare nè erudizione maggiore, nè maggior compositezza; e rammenta principalmente una solenne disputa da lui di fresco tenuta innanzi a una numerosissima e sceltissima assemblea, in cui avea date luminose prove del suo sapere in ogni sorta di scienza (Sadol. Epist t. 3, p. 415, ed. Hom.) (*). Egli . (*) Della solenne disputa tenuta dal cardinale Ranuccio Farnese d eh. 1*. Affò ha veduta una Relazione scritta a que’ tempi, in cui si dice chJessa fu fatta in Viterbo nel settembre del mentre egli era Eletto di.Napoli, e in età di soli 15 anni e si narra che dopo aver sostenute in presenza del papa alcune proposizioni dialettiche, passò alla spiegazione de migliori scrittori greci e latini. Egli ha ancora alcune lettere