Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/610

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5l)(5 LIBRO non condurre quest’ opera a una eccessiva lunghezza (*). (*) Fra le Chiese particolari, la cui storia venne in questo secolo illustrata da’dotti scrittori, fu quella di Monreale in Sicilia, della quale sì pubblicò in Roma la Storia sotto il nome di Gianluigi Lello segretario del cardinale Lodovico de Torres arcivescovo di quella città, detto il giovane a distinguerlo da un suo zio che nella stessa dignità avealo preceduto. Essa però è veramente opera del medesimo cardinale, come ci mostrano alcune de Ile moltissime lettere di uomini eruditi ad esso scritte, che in tre tomi unite tuttor si conservano in Roma presso monsig Ferdinando de Torres della stessa famiglia. Questo commercio solo avuto dal cardinale con tanti celebri uomini, tra i quali sono il Baionio, il Bellarraiuo, il l'ossevino, il Cardinal Federigo Borromeo, i vescovi Giovenale Ancina e Antonmaria Graziani, Lorenzo Frizzoli, Berlingero Gessi, Torquato Tasso, l’Eritreo e più altri, basta a mostrarci ch’egli avea diritto ad esser da essi amato e stimato. Il Baronio in fatti nella prefazione alle sue note sul Martirologio romano, stampate nel ij8(>, confessa di aver soggettata quella sua opera all’esame del Torres, che allora non contava che 35 anni, perciocchè egli era nato in Roma nel i55i. ¡Nel i588 fu nominato arcivescovo di Monreale, e nel i6«)G fu annoverato tra’ cardinali. Egli fu di non picciolo giovamento alla sua Chiesa col pastorale suo zelo e con più opere di pietà e di munificenza, che si posson vedere esposte dal l’irro nella sua Sicilia sacra; ma singolarmente colla fondazione del seminario, a cui aggiunse una copiosa e sceltissima libreria, nella quale fra le altre cose conservansi più di sessanta volumi di relazioni, di controversie, di avvisi letterari, altri stampati, altri mss, che da ogni parte egli andava studiosamente adunando. Morì in Roma a’ 9 di luglio del 1609 in eia di cinquant’otto anni, e fu sepolto nella sua chiesa titolare di S. Pancrazio. Delle notizie di questo dotto