Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/612

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5y8 libro erudizione che ad opera di tale argomento si conveniva. Forse se n’avvide egli stesso, e perciò non andò più oltre nel suo lavoro. E veramente, benchè questa e alcuni altri libri da’ Cattolici pubblicati mettessero in chiaro le imposture e le calunnie de' Maddeburgesi, bramavasi nondimeno che ad un’opera voluminosa e a una intera Storia ecclesiastica de’ primi tredici secoli un’ altra opera somigliante si contrapponesse, che superando nella sceltezza delle notizie e nella copia de monumenti quella degli avversarii, la spogliasse interamente di quella stima e di quell'autorità che il favor del partito le conciliava. A questa grand’opera fu trascelto Cesare Baronio nato in Sora a’ 31 di ottobre del 1538, e entrato circa il 1560 nella Congregazione, dell Oratorio di S. Filippo Neri, Io non ne scriverò la vita, nè farò menzione delle rare virtù di cui mostrossi adorno, poichè oltre l’esatto articolo che ne abbiamo nel co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 2, par. 1, p. 387), e oltre i molti scrittori della Vita di questo gran cardinale, citati dal medesimo autore, una nuova e assai più ampia Vita ne abbiam poscia avuta dal P. Raimondo Alberici della medesima congregazione da lui premessa a’ tre tomi di lettere e di opuscoli del Baronio stampati in Roma. Lasciamo dunque che ognun ne vegga presso essi le più precise notizie, e tratteniamoci soltanto in riflettere al molto che a lui debbe la storia ecclesiastica. Questa era stata finallora oscura ed intralciata per modo, che appena poteva sperarsi di rischiararla. Il iv e il v secolo della Chiesa avea avuti, è vero, parecchi dotti