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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/298

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«898 L1B1Ì0 colla Vita di questo secondo (Vita dell Aldr. p. 217), ci mostra che questi ancora stimavala molto, e che scrisse all’ autore per fargliene sincere congratulazioni; e in fatti nella sua opera sullo stesso argomento egli fa sovente menzione onorevole del Salviani. Riguardo agli altri animali, trattene l’opere dell’Aldrovandi, di cui diremo tra poco, non abbiam libri di gran valore; e io accennerò solo quello di Giovanni Emiliani ferrarese, stampato in Venezia nel 1584 > e intitolato Naturalis de Ruminantibus Historia, nel quale però ei troppo si va diffondendo in inutili digressioni, e poco trattiensi nell' esaminar la natura. XI. Anche il regno minerale non ebbe gran numero di scrittori. I dieci libri della Pirotecnia di Vannuccio Biringucci sanese, stampati la prima volta in Venezia nel i54o, e poscia‘più altre volte, e tradotti ancora in francese e in latino, son forse i primi che sulla cognizione e sulla fusion de’ metalli si pubblicassero. Essi sono ancora in istima presso i coltivatori di tale scienza; e l’autor parimente fu pel suo sapere assai caro a diversi principi, e.singolarmente a Pier Luigi Farnese e ad Ercole II duca di Ferrara (Mazzucch, Scritt. it. t. 2, par. 2, p. 1262). Lodovico Dolce pubblicò nel 1565 in Venezia tre libri intorno alle gemme. Ma egli, come osserva Apostolo Zeno (Lettere, t 3, p. 165), è tacciato a ragione di essersi fatto bello in gran parte dell'opera di Cammillo Leonardi da Pesaro data alla luce nel secolo precedente, e intitolata Speculum lapidum. Assai più pregevole è la MetaUotheca di