Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/346

Da Wikisource.

(jfò LIBRO nc avesse avuta la notizia dal Sarpi. Innoltre egli dimostra colla certa testimonianza di Gasparo Babuino, scolaro dell'Acquapendente, che questi cominciò a parlare delle valvole nel Or in quell’ anno il Sarpi, oltrechè era giovine di 22 anni, soggiornò in Mantova, poi in Milano, come afferma nella Vita, altre volte citata, il sig. Griselini (p. 14).Non potè dunque l’Acquapendente apprendere dal conversare del Sarpi la cognizion delle valvole. Queste ragioni mi sembrano di molta forza. Nondimeno l’eruditissimo Foscarini (Letterat. venez. p. 308, n. 249), e dopo lui il sopraccitato scrittor' moderno della Vita del Sarpi producono un passo della Vita del famoso Peireschio scritta dal Gassendi, nella quale ei narra di se medesimo che diede nuova al Peireschio del libro dell’Harvey, e della pruova della circolazion del sangue, ch’ei traea dalle valvole j e di queste dice che il Peireschio avea qualche cosa udita dall’Acquapendente, e ricordavasi che il primo scopritore n era stato f Paolo: de quibus (valvulis) ipse (di quid ìnaudierat ab Aquapendente, et quarum inventorem primum Sarpium Servitam meminerat (Vita Peyresch. l. 4)• Se avessimo qualche passo in cui il Peireschio medesimo ci assicurasse che a f Paolo deesi questa scoperta, non rimarrebbe più luogo a dubbio alcuno. Ma egli è il Gassendi che ciò racconta, più lontano di tempo e che non avea quelle notizie de' letterati italiani che avea il Peireschio, il quale lungo tempo era stato in Italia j nè sarebbe difficile che il Gassendi potesse aver preso qualche equivoco. Quindi fra l’autorità di questo scrittore e la forza delle \