Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/361

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« SECONDO • g6i gloriose memorie che del suo nome lasciò il Filologo e in Padova e in Venezia (a). Non è perciò maraviglia che a un medico sì valoroso, e che sì saggio uso faceva delle ricchezze da lui raccolte, si rendessero molti onori. Oltre quello ch’egli ebbe di esser fatto cavalier di S. Marco, oltre le iscrizioni e i busti che in diverse parti di Venezia gli furon posti, intorno a che veggasi il suddetto P. ab Ginanni, cinque medaglie in onor di esso coniate si trovano nel Museo mazzucchelliano (t 1, p. 301), un’altra si accenna dal P. ab Ginanni, e un’ altra da esse diversa se ne conserva qui in Modena presso l ornatissimo sig march. Gherardo Rangone. Io confesso però, che se del valor del Filologo giudicar si * dovesse dall’ opere ch’ ei ci ha lasciate, a me non sembra ch’ ei fosse meritevol di tanto; così esse sono non sol di picciola mole, che ciò poco importa, ma intralciate ed oscure, e senza alcun di que’ pregi che formano un dotto scrittore. Ed è probabile ch’ ei fosse debitor del suo nome più alla sua felicità nel curare, che all’,opere date in luce. Sei ne annovera il P. ab Ginanni, tutte scritte in latino; cioè un trattato del Morbo gallico, stampato (a) 11 Filologo fece ancora innalzare in Venezia la [»orla maggiore della chiesa del Sepolcro, e vi fé’colocarc la sua statua di marmo di grandezza naturale con una poco felice iscrizione, che vien riferita dal 1*. M. Zucchini dell’Ordine de’Predicatori (Nuova Cronaca veneta, t. i, p. ai i J. Tiuàboschi, Voi XI. a3