Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/378

Da Wikisource.

978 LIBRO cavelli era nato in Venezia circa Fauno 1 Ì91; e parte nell’ università di Padova, parte in quella di Bologna, si fermò a quegli studii che il rendettero poscia famoso. F u prima professore di medicina in Venezia, quindi la esercitò in Murano, e poi in Venezia, ove fra molti onori vuolsi che avesse ancor quello di sedere in grado uguale co senatori; finalmente nell'an 1551 fu inviato a professarla in Padova collo stipendio di 950 fiorini, a’ quali poi si accrebbero altri 150 (Facciol. l. c. p. 331). Morì in Venezia nell'an 1563, e fu onorato di solennissime esequie. Dell’opere di amendue questi medici ragionano i due suddetti scrittori. Poche però son quelle del primo, molte e di genere tra lor diverse quelle del secondo. Oltre le appartenenti alla medicina, nella qual arte ei fu il primo in Venezia a spiegare i testi greci, e adoperossi con ogni sforzo a sbandire la barbarie arabica, ei pubblicò nel loro original greco le Opere di Temistio, e parte di quelle di Giovanni gramatico, il Manuale di Epitetto col Comento di Arriano, la Storia di Alessandro dello stesso Arriano, il Florilegio di Giovanni Stobeo, le Opere di Esiodo ed altre di greci scrittori non conosciute fino a quel tempo che in traduzioni per lo più rozze ed infedeli. Del terzo, cioè di Alessandro Massari di patria vicentino, ci ha tramandate parecchie notizie il Riccoboni che gli fu contemporaneo (De Gymn. patav. l. 3, c. 32), e con sessantotto anni Di tulio ciò si veggan le pruove presso i! sopraccitato scrittore.