Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/473

Da Wikisource.

SECONDO 1073 fece stampare in Lione i suoi Consulti scritti negli anni innanzi. Nel partir da Grenoble, avvenutosi a passare per Avignone, ov era poco innanzi uscito di vita Emilio Ferretti, fu ivi trattenuto, perchè ne occupasse la cattedra. Ma dicesi che avendo egli voluto impugnare le opinioni del suo predecessore, la cui memoria era a quegli scolari gratissima, questi lo accogliessero colle fischiate, e che perciò ei fosse costretto a partirne. Tornato in Italia, fu nel 1549 professore in Ferrara (Bors. Hist. (Gymn. Ferr. t. 2, p. 172). Ma la contesa ch’ egli ivi ebbe con Lodovico Cato, e innoltre la pestilenza che cominciò ad infierirvi, ne ’I fece partire due anni appresso per tornarsene alla patria. Fu indi chiamato a Pavia, ove secondo il catalogo de’ professori di quella università, aggiunto all Elenco degli Atti della medesima, cominciò a tenere scuola nel 1556. Quando nel 1560 il duca di Savoia Emanuel Filiberto eresse in Mondovì la pubblica università degli studii, volle che il Cravetta suo suddito colà da Pavia si trasferisse; e abbiam veduto, parlando delle pubbliche scuole, l’amichevol contrasto che in tal occasione ebbe quel duca col governator di Milano. Trasportata poscia la università a Torino, il Cravetta ancor vi si recò, e giunse ad aver lo stipendio di 1200 scudi, e fedele al suo principe, rigettò l ampia offerta de Bolognesi che cercavano di allettarlo con esibirgliene 1300. Nella stessa città finì poscia di vivere nel i5(x), e il cadavcro trasportato a Savigliano sua patria, fu con onorevole iscrizione, che vien riferita TiRABoscni, Voi XI. 3o