Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/529

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SECONDO I I 29 cento scudi al mese assegnatagli, stette nondimeno sì fermo, e continuò a parlare con tale coraggio, che il sussidio non fu imposto. S Pio V il nominò nel 1566 vescovo di Bologna, di cui fu poscia il primo arcivescovo j cd egli recatosi alla sua Chiesa, cominciò tosto a mostrarsele amorevole e zelante pastore. Si può dir con ragione che ciò che a Milano fu s Carlo Borromeo, fu a Bologna il Cardinal Paleotti. Riformati i costumi del clero, tolti di mezzo gli.scandalosi spettacoli, introdotta l'osservanza de’ decreti del concilio di Trento, stabilito fuso del catechismo, fondato il seminario, e aperte altre scuole a’ cherici nel vescovado, ristorata la cattedrale e il vescovado medesimo, istituite pie confraternite, erette e dotate le case de’ catecumeni, de neofiti e de’ mendicanti, quella gran città vi desi per opera del Paleotti rinnovata nei’suoi costumi, e rifiorir vi si vide la Religione che per le universali sciagure de’ tempi giacevasi prima in quasi tutta l'Europa avvilita ed oppressa. Gli ultimi anni della sua vita dovette egli suo malgrado e per comando de romani pontefici passare in Roma, e dopo la morte di Libano \ li, poco mancò ch’ei non gli fosse dato per successore. Morì finalmente a' 22 di luglio del iSc)*- in età di settati taci nque anni, e il corpo ne fu poi trasportato a Bologna, e nella'cattedrale onorevolmente sepolto. Io ho corse di volo le principali azioni del Paleotti, che a questo luogo non appartengono. Per ciò che spetta alle scienze, com egli aveale coltivate ne’ primi suoi anni, così non seppe mai distaccarsene * anche