Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/18

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II ho LIBRO c potè ben sapere di qual patria egli fosse. Aggiungasi che più altri scrittori dello stesso cognome, come Benvenuto Bordoni, Giulio Bordoni. Jacopo Bordoni servita furono padovani (V. Mazzucch. Scritt. ital. t. 2, par. 3, p. 1703, 1706); onde è certo che in Padova esisteva questa famiglia. Io confesso perciò, che inclino a pensare che l’autore dellTsolario fosse natio di Padova. Ma fu egli veramente il padre di Giulio Cesare? Niuno de’ tre suddetti scrittori ciò afferma. Per altra parte Giglio Gregorio Girai di (De Poetis nostri temp. dial. 2) conoscente e amico dello Scaligero lo fa veronese. Julius Scaliger, qui prius Burdonis cognomine fuit, Veronensis... versu quaedam cecinit, inter quae Elysius (Poematis haec inscriptio est).... apprime eruditus. Il marchese Maffei (Ver. illustr. par. 2, p. 2<)5) aggiugne a questa la testimonianza di Francesco Pola, che dice lo Scaligero nato alla Ferrara in Montebaldo. Ma il Pola ancora è autore alquanto lontano, poichè nato solo nel 1 £>72, quattro anni dopo la morte dello Scaligero. Io non aggiugnerò l’autorità del medesimo Giulio Cesare e di Giuseppe di lui figliuolo, i quali sempre si disser veronesi, perciocchè non potean essi fare altrimenti, volendo spacciarsi come usciti dalla famiglia della Scala signora di Verona. Nondimeno le due accennate testimonianze son sembrate di tal forza ad Apostolo Zeno, che, parendogli innegabile per una parte che Benedetto Bordone autore dell’Isolario fosse padovano, e per l'altra che Giulio Cesare fosse veronese, ha congetturato che due dello stesso nome e cognome