Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/387

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TERZO *53« J Ira gli altri a maestri Luca Signorelli, Michelagnolo Buonarroti e Andrea del Sarto. Il Cardinal Ippolito de Medici, il pontefice (Clemente VII e il duca Alessandro l ebbero successivamente a loro servigi. La morte del duca gli fece prender risoluzione di più non legarsi ad alcun servigio di corte, benchè pure venisse non poche volte adoperato e da' gran duchi successori di Alessandro, e da'romani pontefici, e da altri cospicui personaggi in opere d’architettura e di pittura; poichè in amendue, e nella prima singolarmente, ebbe gran nome. Egli ci ha data la relazione di tutto ciò ch'egli fece in Firenze e in Arezzo e in Pisa e in Venezia e in Bologna e in Roma e in più altre città; ma ciò non appartiene all argomento di questo capo, in cui io debbo esaminare solamente l opera storica che da lui abbiam ricevuta, cioè le Vite de’ più eccellenti Pittori, Scultori ed Architetti, la prima edizione delle (quali si fece in Firenze nel 1550 in due tomi, e poscia la seconda in tre tomi nel 1568, oltre le più altre che vennero appresso, e quelle singolarmente più recenti e più copiose di Roma e di Firenze. L’opera del Vasari è sempre stata ed è tuttora in gran credito presso i dotti e per le molte notizie che vi si trovan raccolte, e per le utili riflessioni sull' arti di cui ragiona, e pei progressi delle medesime, che viene seguitamente sponendo. Due tacce si danno al Vasari. La prima è di aver commessi non pochi errori di fatto nel tesser le Vite de Pittori e degli Scultori de secoli addietro. Ma da questo difetto era troppo difficile ch’ ei potesse guardarsi; perciocché