Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/654

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l8o6 LIBRO Torquato Tasso, stampato nel 1742, e poscia premesso al terzo tomo delle Lettere di Bernardo dell’ edizion cominiana, e ha mostrato che la madre del Tasso (la quale finalmente di qualunque patria fosse, nulla gioverebbe a provare la patria del figlio) non era della famiglia Cornaro, ma di un altro ramo di quella de Tassi •, clic i passi ne quali Bernardo sembra affermare di aver veduto il giorno in Venezia, si possono ugualmente intender in Bergamo, e che in moltissimi altri luoghi ei si dice nato in Bergamo e cittadino di Bergamo, e che così pure si afferma da tutti gli scrittori di que’ tempi. Le quali risposte parvero al Seghezzi stesso sì forti, che, per testimonianza del P. Calogerà (pref. al t. 31 degli Opusc.), ei si diede per vinto. Queste ragioni si posson vedere diffusamente esposte nel suddetto Parere, senza ch’ io entri di nuovo in una quistione che si può dir già decisa. Solo alle autorità da lui addotte in pruova io aggiugnerò quella di Basilio Zanchi concittadino (di Bernardo, e che in un epigramma in lode di esso dice: O patria insignis, genitrix mea! pectore in uno Quicquid habet magni Grecia docta, tenes. Carm, p. 118, ed. bergom. 1747. In Bergamo dunque di nobile e antica famiglia nacque Bernardo agli 1 r di novembre del 14i)3. Le istruzioni del celebre gramatico Battista Pio, che allora teneva scuola in Bergamo, e le premure di Luigi Tasso vescovo di Recanati suo zio materno, che ivi abitava, e che gli tenne luogo di padre, di cui Bernardo in età fanciullesca rimase privo, gli agevolaron la via a far