Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/772

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lyij LIBRO ancora sci illa nella corte medesima di Ferrara e da lui composta in età giovanile, e che rimirarne l’autore come uno de’ più gran poeti che mai fosser vissuti. E veramente l'eleganza e la dolcezza del verso, la leggiadria delle iia. magini, la forza degli affetti ne è singolare Nè io perciò negherò che fra molti pregi non abbia ancora l Aminta alcuni difetti. Lo stile talvolta troppo fiorito, alcuni concetti più ingegnosi, che a pastor non convenga, alcune parlate più del dover prolisse, l’intreccio non sempre verisimile, sono difetti che si ravvisano da chiunque con animo non prevenuto legge l’Aminta; ma che si possono perdonare all’età del poeta, e che posti in confronto co' tanti pregi onde questa pastoral poesia è adorna, volentieri vengono dimenticati. Intorno a ciò si può vedere XAmbita difeso e illustrato di monsig. Fontanini, il quale ha preso a difendere il Tasso dalle accuse a lui date dal duca di Telese D. Burtolomineo Ce va Grimaldi. Ma come il censore troppo sottilmente va in cerca di'ogni minimo neo, e trova difetto ove altri nol vede, così ancora l’apologista si mostra troppo impegnato in difendere il suo cliente, anche ove non sembra che sia luogo a difesa. Le molte edizioni e le versioni in quasi tutte le lingue dell’Europa fatte di questa pastorale (fra le quali è pregevole quella del Zatta nel 1762,* perchè vi è stato aggiunto XAmor fuggitivo del medesimo Tasso) pruovan la stima in che in ogni età e presso ogni nazione essa è stata. Il Baldinucci crede (Notizie de Profess. t. 7, p. 46, ed. Fir. 1770) che fosse