Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/778

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I(j3u LIBRO ferraresi. Balista Guarini pronipote dell' antico Battista, e figlio di Francesco e della contessa Orsola Macchiavelli, venne al mondo in Ferrara nel 1537. Poco sappiamo de’ primi suoi studi, e solo sembra probabile ch ei li facesse parte in Pisa, parte in Padova, parte in Ferrara. In quest’ultima università fu professore per alcuni anni di belle lettere. Quanto egli promettesse di se medesimo, raccogliesi da una lettera a lui scritta dal Caro nel 1563, quando il Guarini non contava che ventisei anni di età (Caro, Lett t 2, lett. 214, in cui loda un sonetto da esso inviatogli. In età di trent’ anni entrò al servigio del duca di Ferrara, e fu da lui onorato col titolo di cavaliere, e inviato sulla fine del 1567 a complimentare il nuovo doge di Venezia, di che egli scrive nella prima delle sue lettere a Francesco Bolognetti pubblicate di fresco (Anecd. rom. t 2, p. 377). E quell orazione fu allora data alle stampe, e cominciò a far conoscere il talento e il saper dei Guarini. Molte furono le ambasciate che dal duca Alfonso II furono poi affidate al Guarini, al duca di Savoia Emanuel Filiberto, all’imperadore Massimiliano, ad Arrigo III, quando fu eletto re di Polonia, e quindi alla stessa Repubblica di Polonia, quando, abbandonato da Arrigo quel trono, il duca Alfonso sperò di esservi innalzato 5 nel che però, per quanto il Guarini si adoperasse, non potè ottenere l intento (a). In premio della sua fedeltà e delle (a) Curi"«* e interessanti notizie ci hn ilutc I eruditissimo signor abate Strassi minino «Ila gelosia clic