Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/779

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TÈRZO. I93l fatiche sostenute in servirlo, il duca nominollo suo segretario di Stato ai 25 di dicembre del 1585, come afferma Marcantonio Guarini nipote di Battista nel suo Diario ms. originale che si conserva in questa biblioteca Estense. Ma non avea egli ancor sostenuto quell' onorevole impiego per due anni, che ne chiese e ne ottenne il congedo: A’ 13 di luglio, così nel suddetto piario affanno 1587, il cavalier Batista Guarini segretario del Duca, parendogli di servire con poca riputazione havuto riguardo al suo valore, si licenziò da tal servigio. Quindi a 23 di giugno dell’an 1588: Essendosi di già absentato di Ferrara il cavalier Batista Guarini disgustato del Duca si ridusse a Fiorenza, e poi col mezzo del Fattor Guido Coccapani chiese a questo buona licenza, et l'ottenne. E finalmente agli 8 di maggio dell’an 1592: Il cavalier Batista Guarini già segretario del Duca uscito di Ferrara poco soddisfatto di quello, per opera della Duchessa se ne ritornò con soddisfazione del Duca et con universale contento di tutta la Città, Io ho recati questi passi del sopraccennato Diario, scritti da chi dovea essere ben istruito delle cose del Guarini, poichè essi contraddicono all’ epoche delle diverse risvcgliossi in Ferrara tra ‘I Guarini c Torquato Tasso, non per eoiuluzion letteraria, come potrebbe pensarsi, ma per a ilari amorosi; e inerita »li essere letto un sonetto dal Guarini in questa occasione composto, e da lui pubblicato. Ma ciò non ostante, come lo seriUor medesimo osserva, il Guariui ebbe sempre alta stima pel Tasso, e gliene diede parecchie piuove (Fila di T. l'asso, p., ec., 3oi, ec.).