Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/250

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2212 LIBRO Edovari da Erba, scrittor di que’ tempi, nel suo Compendio ms. della Storia di Parma, di, ce: Mario de’ Nizzoli nato nella l illa di 7j0, reto, che è piccola villa non lontana da Bre. scello , ove forse nacque il Nizzoli, o perchè ivi allora ne fosse stabilita la casa, o perchè fortuitamente vi si trovassero i genitori di esso , quando ei venne a luce; il che accadde nel 1 {98, come raccogliesi dall’accennata iscrizione. Nulla sappiamo dei primi anni di Mario, nè ove, nè da chi fosse egli nelle lettere ami maeslrato. Ma non è improbabile che avendo allor Modena ottimi professori, come in più luoghi si è osservato, qui facesse egli i suoi studj. La prima certa notizia che di lui abbiamo, si è che circa il 1522 ei fu chiamato e accolto in sua casa dal conte Gianfrancesco Gambara cavalier bresciano, splendido protetto!’ delle lettere e de’ letterati. Perciocchè quando egli diè al pubblico la prima volta nel 1535 le sue Osservazioni sopra Cicerone, nella dedica fattane al Gambara, così gli dice: Tu enim primum hospitio me accepisti, quo jam tertium et decimum annum honestissime utor; tu tenuitatem meam liberalitate tua semper sustentasti; tu literas et studia mea nunquam fovere et exercitare desti listi; tu me omnibus rebus assidue, prout facultates tuae tuie run t, et auxisti, et ornasti. Quid multa? Nisi tu fuisses, ego piane nihil essem. E siegue dicendo gran lodi della liberalità e della magnificenza del conte, e del molto eli’ egli sapeva nelle lingue greca e latina. Gli eruditissimi fratelli Volpi nel Catalogo della scelta loro Biblioteca, riferendo questa