Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/295

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terzo 3207 corona d’alloro. L’ottenne in fatti, e ne fu cinto «lai re medesimo, che fece poscia spedirgli il diploma segnato in Milano a* i.j di luglio del detto anno, il qual lcggesi al fine dell’accennata Vita. Lieto lo Stoa di questo onore, che era troppo conforme all’ambiziosa sua indole, continuò il suo soggiorno or in Pavia, or in Milano, e in amendue le città stampò gli anni seguenti più opere. Ma quando nel 1512 cambiossi la fortuna de’ Francesi in Italia, e lo Stato di Milano ricadde in potere degli Imperiali , lo Stoa volle seguire la sorte de’ primi , e andossene in Francia. Ivi sembra ch’ei fosse fin dal principio del 1513; perciocchè abbiamo Poesie da lui composte in morte della reina Anna moglie del re, la quale accadde a’ 9 di gennaio del detto anno, che si veggono stampate in Parigi, e vi furono probabilmente stampate pochi giorni dopo tal morte. Anzi un’Elegia dello Stoa al re medesimo fu ivi stampata fin dal 1512. Più altre opere dello Stoa veggiamo stampate nella città medesima l’aunoi5i47 e mi sembra degno di riflessione che in niuna, eli’ io sappia, di queste opere ei prende il titolo o di maestro del Delfino, o di professore nell’università; il che non parmi eli’ egli avrebbe lasciato di fare, se avesse goduto di alcun di quei titoli. Sembra anzi eli’ ei vi fosse disprezzato, o, com’egli si duole, invidiato da molti, e che perciò si risolvesse di far ritorno in Italia. Ivi egli è probabile eli’ egli fosse al principio del 1515, perciocchè veggiamo stampati in Pavia i suoi Treni sulla morte del re Luigi XII, avvenuta il primo di quell’unno; e