Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/311

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TERZO 22^3 Jnfelic. Lit l. 1), fu ch’ei fosse ucciso da un suo domestico, affin di rubargli il denaro che seco portava, e che questi poscia ne ascondesse il cadavero in modo che non potesse trovarsi. Oltre alcune eleganti poesie latine, fra le quali son note singolarmente quelle sulla Caccia, e la descrizione del viaggio di Giulio II a Bologna, ne abbiamo due opere avute sempre in gran pregio, e più volte stampate, delle quali la prima è quella De vera Philosophia, che è in somma un compendio della Religion cristiana, ed è scritta con erudizione non meno che con eleganza; e perciò anche di fresco è stata nuovamente data alla luce; l’altra è quella che propriamente appartiene a questo luogo, ed è intitolata De Sermone latino, et de modis latine loquendi; le quali due parti furon prima da lui pubblicate separatamente, e poi in più edizioni vennero insieme unite. La prima comprende la storia della lingua latina dalla prima sua origine fino al totale decadimento. La seconda contiene i più eleganti modi di dire tratti da’ migliori scrittori di tutta l’antichità; e nell’una cosa e nell1 altra il Cardinal Adriano ben fa conoscere quanto studio avesse egli fatto di quella lingua , e quanto perfettamente la possedesse. XXV. Ma io entrerei in troppo spazioso campo, e mi accingerei a grave non meno che inutil fatica, se tutti volessi annoverare coloro che o colf insegnar dalle cattedre, o col pubblicar libri promosser lo studio della lingua latina. Basti accennarne alcuni altri di volo come per saggio di que’ molti che ancor si