Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/238

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2u6 libro salvarsi nell isola di Capri, lasciando preda dell’onde le sue prediche. Ripescatele nondimeno, ma guaste, come dovea avvenire, e malconce, parte con esse, parte coll’aiuto della memoria, potè fare il corso quaresimale in Palermo, ove era destinato. Verso il 1650 fu chiamato a Roma , perchè si accingesse a scrivere in lingua italiana la Storia della Compagnia; nella quale occupazione , congiunta al lavoro di più altre opere, continuò fino al 1685, nel qual anno ai 13 di gennaio finì di vivere. Gli altri storici avean seguito scrivendo il metodo degli Annali, narrando di anno in anno le cose in ciaschedun luogo accadute. Egli prese a scrivere partitamente la Storia di diverse proviucie 5 e premessa dapprima la Vita di S. Ignazio, diede poscia tre tomi della Storia dell’Asia, il primo de’ quali contiene la Storia delle cose da’ Gesuiti operate nell’Indie orientali, il secondo quelle del Giappone, quelle della Cina il terzo. Quindi collo stesso metodo scrisse in due altri tomi XInghilterra e l Italia, narrando le lor fatiche in quel regno e in queste nostre provincie, oltre più Vite particolari di Gesuiti per santità rinomati da lui parimente scritte. Molte altre sono le opere di questo indefesso scrittore, singolarmente in genere morale e ascetico j e ve ne ha ancora delle filosofiche e delle gramaticali riguardo alla lingua italiana , delle quali diremo altrove* Lo stile del P. Bartoli è di un genere nuovo, che non avea avuto esempio in addietro, nè ha poscia avuti seguaci. In ciò che è sceltezza di vocaboli e di espressioni, egli non è inferiore ad alcuno, e si mostra versatissimo nella