Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/299

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SECONDO 287 eii egli pure lu pubblicò sullo il nome iìnlu «li Lotlario Sarsi suo discepolo. Alla Libra replicò il Galileo col suo Saggiatore, opera dottissima, in cui, dice F ab. Andres (l. cit p. »(>y), la dottrina del (Galileo merita ogni sorte d’indulgenza in riguardo alle bellissime cose che la ottica e tutta la Filosofia deve ad esso. Anche il Saggiatore non rimase senza risposta, e il p Grassi pubblicò nel 1627 un’opera intitolata Hat io ponderimi Librac et Symbellae, in cui paragonando tra loro le opere della Libra e del Saggiatore, mostrava qual fosse la più sicura dottrina che intorno alle comete doveasi stabilire. Il Guiducci ancora veggendosi attaccato nella Libra del Sarsi, si difese con una sua lettera al P. Tarquinio Galluzzi gesuita, che si ha tra le opere del Galileo (t. 2 , p. 3(.iy). Nò passò più oltre questa contesa, nella quale se il Galileo non ha avuto f onore di vedersi da’ posteri rimirato come vincitore in ciò che appartiene alle comete, niun però gli contrasta il primato di sapere e d’ingegno in tutti gli altri rami delle scienze astronomiche; e il Saggiatore, malgrado gli errori in cui il Galileo è caduto, si considera ancora come una delle più utili e delle più dotte opere che il secolo precedente vedesse uscire alla luce. Dalle cose astronomiche passò il Galileo a quelle che da esse in qualche modo dipendono. L’ipotesi da lui proposta a spiegare il (lusso e il riflusso del mare, benchè poscia abbia ceduto a quella del Newton, è nondimeno rimirata da tutti come sommamente ingegnosa e ammirabile riguardo a que’ tempi in cui ancora non aveasi idea di