Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/337

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SECONDO ’5 2.5 poter essere pregiato, e il Michelini fu per esso da molti deriso , come anche pel gran lodar eli1 pi faceva la Medicina statica del Santorio , fino ad esser per disprezzo chiamato il Dottor Staderone. Nella libreria Nani in Venezia conservansi in codice a penna alcuni Discorsi sopra la sanità del Michelini, ne’ quali egli parla

a lungo di questo suo rimedio, e tratta assai

bene altre quistioni di medicina (Codici ital. della Libreria Nani, p. 63, ec.). XXVII. Ma a niuno tanto dovette in questo secolo la scienza dell’acque quanto a Domenico Guglielmini. Di questo dottissimo uomo abbiamo un elogio nel Giornale dei Letterati d’Italia (t. 3), e un altro nelle Memorie dell1 Accademia delle Scienze di Parigi (an. 1710), e ne abbiamo ancora la Vita scritta dal dott. Morgagni, e premessa all’edizione dell’opere di esso fatta in Ginevra nel 1719, e inserita poi da 111011sig. Fabroni nelle sue Vite de’ dotti Italiani (dec. 1, p. 42) (a). Era il Guglielmini di origine novarese, ma nato in Bologna a’ 27 di settembre del 1655, ove già da circa cent’anni erasi stabilita la sua famiglia. Ebbe la sorte di avere a suoi maestri due celebri professori Geminiano Montanari e Marcello Malpighi, e unendo felicemente in se stesso gli studi di amendue, nella matematica, nell’astronomia e nella medicina, fece liet i e non ordinari progressi. In età di soli 30 anni fu destinato dalla sua patria a (a) Un" altra più copiosa Vita del Guglielmini ha po’ sfritta lo stesso mortsig. Fabroni, e I ha inserita nell » nuova edizione delle sue Vite (1. , p. 33o, ec).