Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/351

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SECONDO 33j} f assai più esalta «li quella che nel secolo precedente vi avea formata F. Egnazio Danti, di cui si è detto a suo luogo , come riscosse gli applausi de’ dotti astronomi, e fece rimirare il Cassini come uomo di ammirabile ingegno, così diede a lui occasione di far nuove osservazioni, e di stabilire la teoria del Sole assai più giustamente che non si fosse ancor fatto j c frutto di (queste osservazioni furono le Efemeridi del Sole stesso calcolate sulle Tavole del Cassini dal senator Malvasia , che insieme con alcune lettere di amendue furono stampate in Modena nel 1662. Gli studi astronomici del Cassini vennero interrotti da altri di diverso genere. Nel 1657 fu chiamato a Roma da Alessandro VII, che volle udirne il parere sulla tanto dibattuta quistione delle acque; ed egli fece conoscere quanto anche in questa scienza fosse versato nella scrittura su ciò pubblicata l’anno medesimo in Roma. Le nuove fortificazioni di Forte Urbano, e le differenze insorte tra ’l detto pontefice e ’l gran duca di Toscana per le acque delle Chiane e su’ ripari al Tevere nella Sabina, diedero nuova occasione al Cassini di far pruova de’ suoi talenti nelle scienze matematiche. Due comete che apparvero negli anni 1664 e 1665, mentre egli trattenevasi in Roma, furon sorgente di una nuova gloria al Cassini. Quando ei le vide apparire, ne calcolò i movimenti, e predisse il lor corso prima dell’Auzout, il qual nondimeno vantossi poscia di essere stato il primo a fissarne la teoria (V. Magal. Lett. famil. t. 1, p. 112); e le predizioni del Cassini, benchè contraddette da