Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/359

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SECONDO J47 scolaro (a). 11 celebre P. Cavalieri ha diritto « 11 essere annoverato tra gli astronomi per alcune sue opere di tale argomento; ma noi gli darem luogo tra’ matematici , ove con maggior sua gloria debb’essere rammentato. Francesco Montebruni genovese pubblicò in Bologna nel 1640 le Efemeridi celesti dal 1641 fino al 1660; e altre Efemeridi dal 1664 fino;,al 1670 diè alla luce in Roma Pietro Palazzi bresciano; e di nuovo in Bologna in diversi tomi dal 1675 fino al 1720 Flaminio Mezzavacca bolognese. La cometa del 1664 diede occasione a una latina Dissertazione di Gaudenzio Brunacci, stampata in Venezia nel 1665. Il Weidlero accenna una Dissertazione di Francesco Travagini veneziano, in cui. all1 occasione di un tremuoto sentito in Ragusa, in Venezia e altrove nel 1 tòt>7, pretese di dimostrare da esso il diurno moto della terra l. cit. p. 314).e un Lessico matematico, astronomico e geometrico del P. Girolamo Vitali capoano teatino, stampato in Parigi nel 1668, e alcune nuove tavole del primo mobile da lui pubblicate in Norimberga nel 1(176 (ib.p. 515). Pietro Maria Cavina nobile faentino diè alla luce dopo la metà del secolo molte opere astronomiche che si posson veder indicate dal P. abate Mittarelli Append.de Scriptfavent.). Ma benchè egli in esse si discostasse ila Aristotile, e {a) Della vita c delle opere del Chiaramonti si posson vedere più distinte notizie nelle annotazioni aggiunte al poemetto De Majorum suonwt laud:bus del sig. arcidiacono Giacinto Ignazio Clùaranonti, stampalo ni Cesena nel 1785.