Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/365

Da Wikisource.

SECONDO 353 ai! amendue si proccurò che le controversie avessero fine; ma questo congresso medesimo, e la Relazione che il Rossetti ne pubblicò in suo vantaggio, diede occasione al Montanari di fargli una nuova risposta, che fu l’ultimo libro che su questa contesa si pubblicasse. Oltre questa contesa col cancellier Rossetti? alcune altre ne ebbe il Montanari con Pier Maria Cavina, da noi rammentato poc’anzi, sulla meteora della fiamma volante del 1676, ma che non fu nè sì lunga, nè sì ardente come la già accennata. Il Manualetto de’ Bombisti, il Discorso sopra la Tromba parlante, Le Forze d’Eolo, ossia il Discorso sopra il Turbine, l’Esame della Corrente del Mare Adriatico, stampato nella Raccolta degli Scrittori delle Acque, sono altre testimonianze del valore del Montanari nelle scienze matematiche e filosofiche. Degne ancora di un dotto filosofo sono alcune Lettere che di fresco ne sono state pubblicate (ivi, t. 1, p. 152, ec.), nelle quali, oltre a diversi punti d’astronomia, espone le sue osservazioni sopra alcuni animaletti, e sostiene l’opinione, allor poco comune, ch’essi nascon dal seme; esamina la materia del fulmine all’occasion degli effetti ch’egli ne aveva veduti in due fanciullij e benchè allora l’elettricità fosse mal conosciuta. ei rigetta però la volgare opinione che vuole il fulmine composto di materia soda, e la crede materia fluida e ardente; e narra ancora le diverse sperienze ch’egli avea fatte sulle Alpi modenesi per osservare la diversa altezza del mercurio ne’ tubi torricelliani, nel che ei dee essere TlRABOSCHl, Voi. XIV. 23