Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/473

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SECONDO ij6r nitnici clic sempre egli ebbe, prevalendosi di qualche cura che poco felicemente eragli riuscita , e svegliando nell1 animo di Cosimo III, piissimo sovrano , sospetti contro il Bellini come uomo di ree massime e irreligioso , ne alienarono l’animo; ed ei fu costretto a passare gli ultimi anni della sua vita chiuso quasi sempre in casa. A questo dispiacere un altro domestico se ne aggiunse; perciocchè avendo egli nel 1696, a istanza degli amici, presa in moglie Leonora Mannozzi, la prima sera ch’egli ebbela in casa, sdegnato per un fanciullesco scherzo di’ ella gli volle fare, la congedò, e fu poscia costretto a pagarle ogni anno non picciola somma di denaro. Gli fu di qualche sollievo fra tanti disgusti l’onore a lui fatto da Clemente XI, che l’anno 1701, per opera di monsig. Lancisi, il dichiarò suo primo consultore nelle cose alla sua sanità appartenenti. Morì con segni di cristiana pietà agli 8 di gennaio del 1704, e fu sepolto nella chiesa di S. Felice, ove anche erasi determinato di innalzargli un onorevole monumento j ma ciò non fu mai eseguito. XVI. Le opere del Bellini, stampate prima separatamente più volte, furono poi insieme riunite e pubblicate in Venezia nel 1708, in due tomi in 4°j nella qual edizione però, come avverte il co. Mazzucchelli, alcune sono state dimenticate. La Dissertazione sulle reni, come si è detto, fu la prima che dal Bellini si pubblicasse. Ei non avea ancora veduta l’opera su quelle parti scritta dal celebre Eustachio, che gli venne alle mani solo alcuni mesi XVI Sue <>i>ere.