Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/325

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84d panile? Legga e rilegga il sig. abate Lampillas quel passo, e e e lo trovi, s’egli è da tanto. V abate Lampillas, senza punto perder la sua pace, risponde: legga e rilegga il sig. abate Tiraboschi il precisato passo del Saggio apologetico, e trovi, s’egli è da tanto, che siansi citate le dette parole come formali parole del Tiraboschi, e come precise parole da lui usate. Troverà bensì, che in quel luogo sono da me recate quelle parole , come uno de’ pregiudizi antispagnuoli, de’ quali prendo ad abbozzare il ritratto, e che metto come tante tesi che poi nel decorso dell’opera debbono da me conbattersi , e servono come titoli alle dissertazioni e paragrafi (i).* Quanto poi diversa cosa sia Io spiegare in una semplice proposizione il pregiudizio che credo di trovare in qualche passo d’un autore , dal dire che tale proposizione sia con formali parole scritta dall’autore , ognun lo vede. E che maggior pruova di ciò che il vedere che di quanti pregiudizi sono da me in quel (i) Noi Italiani quando vediam citare in caratteri diversi da quei del testo le parole di qualche scrittore, e indicandone il luogo da cui son tratte, crediamo che ivi si rechino le precise par le del detto scrittore. Ma il sig. ubate Lampillas pretende che , ancorchè egli abbia ivi recate in carattere corsivo quelle parole: la dominante nazione spagnuola, ec., e benchè abbia citatala mia Dissertazione preliminare, come la fonte da cui son tratte , non ha nondimeno voluto recai le come mie precise parole. Lo preghi.mi dunque a indicarci come potrem conoscere quando egli riferisca, o no le precise parole di qualche scrittore.