Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/358

Da Wikisource.

8 8 a « prima ristoratrice della filosofia, matematica « e medicina, c la fortunata sorgente onde si « diffusero per 1’Europa ». Dimostrata così questa condotta del Tiraboschi, passo a far vedere quanto fosse lontana 1 Italia in quei secoli da poter ristorare tai studi, e dissipare le tenebre che ingombrano l’Europa; e quanto all’opposto fosse la Spagna in istato di poter recare questi vantaggi alle giacenti lettere. Ciò provo coi testimoni e del Bettinelli e del Tiraboschi, i quali confessano e la somma ignoranza in cui giacea sepolta l’Italia a quei tempi, e all’opposto il florido stato in cui erano in Spagna gli studi. Questo era il luogo dove il sig. abate doveva dire al suo corrispondente: ma il credereste voi mai? L’Abate Lampillas per dimostrare “ che l’Italia non potè essere la ristoratrice « della giacente filosofia, arreca parecchi te“ stimoni di quell’abate Tiraboschi che, come « voi leggete nella sua Storia medesima, fran« cameni e ci assicura che gl’italiani furono i “ primi a richiamar a vita la filosofia , ad aprire la via anche ad altre nazioni, e che « dall’Italia si sparse sino alle lontane pro« vincie ». Poteva aggiugnerli ancora: « voi crederete •* che l’abate Lampillas abbia trovati quei le« stimoni, con cui io confesso che a questi “ tempi era tra gl’italiani sconosciuta e di“ monticata la filosofìa, e che ella fioriva feii« cernente tra gli Arabi; crederete, dico, che « gli abbia trovati dove io discorro del risor« giwento di siffatti studi dopo il mille: ma