Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/40

Da Wikisource.

unno e la forma dell’antica Roma, benchè avessero occupate le penne di molti valorosi scrittori del secolo precedente, furono nondimeno l1 oggetto delle ricerche di più altri autori a’ tempi di cui scriviamo; e abbiam su ciò molte opere di Giannangelo Ruffinelli, di Jacopo Lauro, di Giovanni Maggi, di Filippo Rossi, di Giambattista Casali, di Jacopo Marucci, di Fioravante Martinelli e di più altri scrittori. Ma in questo genere le più pregiate sono la Roma in ogni stato di Gasparo Alveri pubblicata nel 1604 (a) e nel iGG.j in due tomi in folio, la Roma antica di Famiano Nardi ni, che, come si è detto poc’anzi, fu data in luce dal Falconieri, eia Roma vetus et recens del P. Alessandro Donati gesuita sanese, più volte stampata, e inserita ancora dal Grevio nel suo Tesoro (t. 3). Le opere del Bellori, del Fabretti, del Falconieri e di altri che a questo argomento appartengono, sono state già da noi accennate poc’anzi. Lorenzo Pignoria padovano fu uno dei più faticosi illustratori di ogni genere d1 antichità; e tanto più ammirabile ne fu l’erudizione , quanto pareva essa men propria del genere di vita da lui intrapreso. Perciocchè dopo fatti i primi suoi studi alle scuole dei Gesuiti di Padova, e poscia a quelle dell’università, e dopo essersi ordinato sacerdote, andò a Roma col (r<) Bcncliò nel Catalogo della Capponiamo dicasi il primo tomo dell’Alveri stampato nel i654* par veramente ch’esso pure tosse stampato nel 1G64, col tpial anno veggonri scguate le copie clic se ne hanno in diverse hildioteelie.