Pagina:Toaldo - Dei conduttori per preservare gli edifizj da' fulmini - 1778.pdf/116

Da Wikisource.
100 Appendice

punte ho creduto, e credo, bene armato tanto il Campanile di San Marco, che quello del Bue.

26. Che dovremo dunque dire delle punte? Il Giornale des Savans del prossimo mese di Aprile 1778., riferendo una Memoria del Sig. le Roy, su i Conduttori, accenna i gran dibattimenti insorti a Londra, e nella Società Reale, all’occasione del fulmine di Purfléet. Si disputò con acrimonia sulla quistione delle punte acute, e delle punte ottuse; si fecero molte esperienze pubbliche nel Panteon, alla presenza della più numerosa e brillante compagnia; è detto in fine, che l’opinione, la quale sembrava prender piede appresso le persone indifferenti alla disputa, era questa, che ogni punta è un male, per la ragione che ogni punta può provocar il fulmine.

27. Questa decisione in vero è troppo aspra, ed ingiusta, portando il bando di tutti i Conduttori esterni1. Se mi si dimanda quale figura sia da preferire nelle punte, l’acuta, o l’ottusa; io non dubito col Sig. le Roy, col Sig. Franklin, e come sempre ho tenuto nei precedenti scritti, di far la preferenza alle punte acute ed elevate assai. E la ragione è quella che si è detta, per risultato di tutte l’esperienze nella macchina, che una punta acuta spoglia un Conduttore del suo fuoco in maggior distanza; e sebbene in maggior distanza provochi anche la scintilla, e lo scoppio, la provoca però assai più debole, perchè già il fuoco nel Conduttore era stato dalla punta stessa scemato e indebolito avanti: per l’opposto la punta ottusa, per provocar la scintilla, deve bensì molto più esser avvicinata al Conduttore; ma allora la produce assai più grossa e violenta, perchè si fa un intiero scarico di tutto il fuoco. Simil mente dunque, una spranga acuta, e molto elevata su d’un edifizio, aprendo una comunicazione fra la nuvola e la terra, e però scaricando quella in questa, preserverà probabilmente dal colpo i corpi ottusi, anche metallici, che si trovassero sotto di essa nell’edificio: e all’opposto, una punta ottusa, e bassa, lungi di preservar l’edificio, determinerà il fuoco della nuvola sopra di se, e l’esplosione si farà violenta, con evidente pericolo della catena, e dell’


edifi-

  1. Non si può aver concepito in Inghilterra una specie di antipatia alle punte, per esser invenzione del Sig. Franklin, dopo la rivoluzione dell’America? E viceversa, una specie di simpatia maggiore che non v’era, in Francia, per la confederazione colle Colonie?