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sui fatti più recenti. 101

edifizio medesimo. Qualunque volta adunque si voglia impiegare le punte, sono da preferire quelle alte ed acute, alle basse ed ottuse.

28. Ma s’insisterà chiedendo: Sono dunque le punte da adottare, o da rigettare? Rispondo: per gli edifizj comuni, fate quello vi piace: una punta di sufficiente massa, tirata in sottile, molto elevata, che porti senza interruzione nell’acqua, spogliando le nuvole tramanda e sventa i fulmini: prova ne sono i fatti di Siena, e di Padova. Potete dunque impiegar utilmente le punte; ma a misura dell’estensione dell’edifizio conviene moltiplicarle, lasciando tra loro una distanza minore di 40. piedi, facendole comunicare assieme per via di fili trasversali, che di tratto in tratto sporgano delle punte minori. Ma sempre si esige la cautela prescritta, di legare gli altri metalli esposti della fabbrica, o col Conduttore maestro, o con altra catena separata; affinchè, se mai per accidente sfuggisse qualche spruzzo di fuoco, possa trovar uno sfogo libero e aperto. Che se avete per sospette le punte, omettetele in buon contentandovi di sfogare nel modo insegnato i metalli esposti della vostra casa: le verghe sono un soprappiù ben utile, ma non necessario. E questo vaglia per gli edifizj comuni.

29. Quanto ai magazzini da polvere, questo è un oggetto troppo dilicato e di troppo gran conseguenza, per confonderlo promiscuamente con altre fabbriche.

30. Il gran Fisico e sommo Elettricista P. Beccaria, attualmente versa sopra questo argomento, e mi onorò di scrivermi, che ben lungi dal voler abolire i Conduttori, non farà altro, che proporre osservazioni, perchè ne sia più compita l’utilità, e più certa; e perchè le cautele si proporzionino alla quantità de’ danni che possono provenirne. Abbiamo veduto, che i due fulmini tramandati dai Conduttori di Siena e di Padova, sparsero fiamma: e il Sig. Cavendish (Philos. Trans. vol. LXII. 1776. Part. 1. pag. 196.), a proposito dell’ esperienze da esso fatte per imitare gli effetti della Torpedine (che altro non sono che concussioni elettriche) afferma d’aver trovato, che l’acqua ha minor forza conduttrice del ferro, 400. millioni di volte: di simile sentimento è il lodato P. Beccaria. L’acqua dunque, nella quale si fa terminare la catena del Conduttore, viene ad opporre una specie di resistenza al fuoco del fulmine. Se dunque sia gagliardo, potrà rigurgitare, e spandersi in fiamma, come quando trova interruzioni di metallo, il che si vede quanto pericolo possa portare al magazzino.


31. È